In questi anni di progettazione culturale, molto spesso mi è stata rivolta la domanda sulla provenienza delle mie idee. Domanda che potrei sintetizzare in “ Ma come ti è venuto in mente?”
Credo che la risposta più calzante sia che a me le idee non vengono in mente… ma incontro.
Così è per questo Teatro della Rondinella, che nasce da un sogno inseguito a lungo: quello di trovare un luogo teatrale libero ed indipendente, che consentisse ad attori e cantanti di esprimere su un palcoscenico ciò che vocazione e professione li ha destinati a fare.
Il Teatro della Rondinella mi è particolarmente caro perché è dedicato ad uno degli artisti più talentuosi che io ho avuto la fortuna di incontrare: mio fratello Tomas, che io chiamavo Rondinella perché, proprio come le rondini, compiva voli altissimi e lontani, ma sempre tornando e recando il dono di una ispirazione o provocazione.
Inizialmente per lui e per la mia famiglia di origine, a cui devo l’amore per l’arte e la fiducia nella potenza dei sogni, e di seguito per tutti gli artisti che amo, ho ideato questo teatro la cui realizzazione non sarebbe stata possibile senza l’arte di Marzio Cardaropoli, anima del laboratorio Scenografico Sormani Cardaropoli.
E così, in un’epoca che vorrebbe farci credere che il teatro è morto, io vorrei dire che non solo è vivo più che mai, ma che ha il ruolo fondamentale di preservare memorie e tradizioni, di suggerire nuove strade e anche di creare opportunità di lavoro. Il teatro non è solo un luogo fisico ma un luogo di esperienze e in quanto tale può essere collocato ovunque: in una piazza, su una nave, in un castello. La bellezza ed il pregio della realizzazione lo rendono già di per sé un’opera d’arte. Per questo motivo viene proposto come installazione artistica in movimento e continua trasformazione grazie alle performances che si svolgono sul palcoscenico e all’interazione con il pubblico. Un’opera artistica dunque che rimanda nell’estetica alla storia dei teatri di tradizione italiani ma che per mutevolezza e funzione si inserisce nei linguaggi più attuali dell’arte contemporanea.
Da un punto di vista tecnico, il Teatro della Rondinella è uno spazio scenico di considerevoli proporzioni: dotato di un boccascena di 4.32 di larghezza per 4 metri di profondità per un’altezza di 5 metri con fondale e 4 principali ed entrate laterali, è in grado di ospitare fino a sette artisti. Dotato di impianto audio e luci, è interamente realizzato e dipinto a mano.